Adottabile in tutto il centro nord

"ADOTTABILE IN TUTTO IL CENTRO NORD" ovvero: del perché le Associazioni non vi mandano il cane Cicciopallo se abitate a Reggio Calabria

Una delle primissime cose che un/a volontario/a decente impara a sapere alla perfezione è che la prima domanda da fare ad un potenziale adottante - prima ancora di "lei ha mai affogato micetti di secondo lavoro?", prima di "è solito/a tenere i resti dei cani che fa a pezzi con la motosega per puro sollazzo nel freezer?" e anche prima di "lei ha mai avuto rapporti sessuali con un alano? E con un Cavalier King?" - è la granitica questione:

Da quale regione chiama?

La Verità Rivelata è che, nonostante il fatto che sul suo appello ci sia scritto chiaro e tondo "CERCA CASA IN TUTTO IL CENTRO NORD" dovrebbe tutelarlo da cocenti delusioni, mentre pronuncia queste parole, al volontario tremano la voce, le ginocchia e le budella. Il volontario si sente mancare, mentre scorrono lentissimi quei nanosecondi necessari affinché l'impulso uditivo della sua domanda arrivi nel lobo temporale sinistro del tizio dall'altra parte della cornetta e affinché questi elabori una risposta. Il volontario, mentre col sudore sulla fronte riceve l'unica richiesta mai pervenuta per il cane Cicciopallo - un meticcione demmerda nero taglia grande, brutto un colpo, che viene malissimo in foto e che da anni otto staziona in un box di Lucca a prendere la polvere - dentro di sé prega Gesù, Visnu, Thor, Odino e la Trimurti. Se è ateo si converte immediatamente ad una religione qualsiasi, nel dubbio intona contemporaneamente un Ohm, un Namio Renghe Kyo, un canto Yddish, una canzone imparata agli scout quando aveva 12 anni, "Tu sei la mia vita" e il Sutra del Loto, per ingraziarsi qualsiasi divinità, l'Energia Universale e qualche santo a caso sul calendario.

Egli (ecco finalmente la Verità), confida in una risposta che collochi geograficamente la provenienza della telefonata da Roma in su. Se da Bologna in su, pure meglio.
E invece niente, un minuto di silenzio per il sottile filo di speranza prematuramente dipartito:

"Chiamo da Reggio Calabria" [sostituire mentalmente Reggio Calabria con gli eventuali: Puglia, Campania, Basilicata, Molise, Sicilia, Sardegna]

Il volontario torna immediatamente ateo e dentro di sé bestemmia gratuitamente ogni personaggio del presepe compresi i pastorelli che con ogni probabilità saranno stati i precursori degli allevamenti intensivi e che di certo non erano vegani [visualizzare cartello: IRONIA].

Lapide definitiva sulla speranza che Cicciopallo potesse passare i suoi ultimi anni su un cuscino invece che in una gabbia di merda.
Sipario.

Ma il volontario non può porconare liberamente ed è costretto a rispondere:
"Mi dispiace signora, il cane cerca adozione solo nelle regioni del centro nord".
E qui si aprono una serie di scenari possibili per quanto riguarda le risposte del potenziale adottante: alcune sono più che comprensibili, altre sono dettate dalla non conoscenza della situazione, alcune sono proprio insulti all'intelligenza (che, per inciso, possono pervenire in altre forme da qualsiasi regione d'Italia, essendo il disagio cognitivo evidentemente parecchio diffuso).

Eccole qui elencate per praticità in ordine di fastidio:

Livello 1. Ah ok, grazie lo stesso, mi rivolgerò ad un'Associazione locale, arrivederci (non succede MAI)
Livello 2. Scusi, e perché solo al centro nord? (E qui si apre il pilotto - vedere più avanti)
Livello 3. Guardi che noi amiamo molto i cani! Ne abbiamo sempre avuti! (Inserire lo stesso pilotto di cui sopra)
Livello 4. Senta [insulto] io ho chiamato per trenta cani e [impropero] mi rispondono tutti la stessa cosa [impropero 2]! Siete razzisti! (Inserire pilotto d'ordinanza con aggiunta di fastidio)
Livello 5. Voi pensate che qui al sud siamo tutti violenti con gli animali, guardate che c'è anche gente che li ama! (Inserire pilotto seguito da occhi in alto del volontario per questa perla di qualunquismo)
Livello 6. Guardi che io il cane lo pago, eh! (Inserire qui un lapidario "non tutto si può comprare" e un impropero a caso)
Livello 7. Io la denuncio se non mi dà il cane! Mio cugggino è carabiniere (inserire qui "ma vada a farsi un campionato di spaccate sui campi di pannocchie" e click)
Livello 8. Lei non è una volontaria! Non mi volete dare il cane perché lo volete far morire in canile per farci i soldi [insulti vari]. (Inserire un "faccia per una settimana quello che faccio io ogni giorno da N anni e poi vada affanculo").

 

Archiviata la pratica, il volontario chiede mentalmente scusa a Cicciopallo, e si ripromette mestamente per la trentesima volta di cercare di fargli delle nuove foto in cui non sembri una macchia indistinta a metà tra un poltergeist e Mariangela la figlia di Fantozzi. Ma perché succede tutto questo? Perché questa "discriminazione"?
L'importante non è che Cicciopallo trovi casa, non importa dove?

 

Il PILOTTO (dicesi "pilotto" una spiegazione pedante, lunga e noiosa. Sinonimi: pippone)

No, l'importante non è "Cicciopallo", e soprattutto ogni volontario/a che abbia un minimo di senso etico sa benissimo che "un" cane non fa la differenza in termini generali sul piano dello svuotamento dei canili, ma la fa enormemente su una progettualità generale. Qualsiasi volontario vi ride in faccia quando lo accusate di essere "razzista" perché se abitate a Trani Cicciopallo non ve lo manda neanche se ve lo venite a prendere: semplicemente è un'accusa ridicola.
Amici meridionali, eccovi ora rivelate - tutte insieme! - le motivazioni per cui se chiamate per un cane a Bologna, vi verrà SEMPRE risposto che quel cane ve lo potete scordare. La risposta in realtà è una, e molto molto semplice:

IL SUD E' PIENO DI CANI E GATTI.
Sì, la risposta è tutta qui.

Quando scrivo "pieno", non intendo "ce ne sono tanti", intendo dire che ci sono decine di canili da oltre MILLE CANI L'UNO, cani che si sbranano tra loro per mezza crocchetta, posti dove i volontari perdono il senno, la speranza e la vita. Intendo dire che ci sono frotte di randagi in ogni angolo, figli dei figli dei figli dei fautori della "sterilizzazione contro natura", che crepano di fame e che ogni giorno che passa senza che vengano investiti, avvelenati o che non crepino di leishmania o di qualche altra meravigliosa malattia portata da flebotomi, zecche e parassiti vari è un miracolo. Intendo dire che i volontari e le Associazioni del sud hanno buffi di decine di migliaia di euro per pagare gli stalli dei cani e gatti che non sanno più dove mettere, o per pagare i veterinari dei cani che non possono non curare. Intendo dire che anche solo aprendo la porta di casa e facendo due (DUE) passi alzando la testa dal Facebook che avete sul cellulare, avete davanti già ventordici possibili candidati all'adozione. Intendo dire che continuamente i volontari raccolgono cani presi a bastonate, cani bruciati vivi, cani a cui hanno segato via le zampe, cani avvelenati, animali impiccati, cucciolate di cane e di gatto buttate nell'immondizia con ancora il cordone attaccato. Sì, succede anche al nord. OGNI TANTO.
Ma provate a parlare con un volontario del sud vi dirà che delle centinaia (CENTINAIA) di cani che raccolgono, almeno un terzo è un caso disperato di violenza, una cosa veramente inguardabile da far vomitare di schifo anche un chirurgo d'urgenza. Perché purtroppo non tutti sono delle brave persone, né al nord né al sud, ma al sud la situazione è molto critica per quanto riguarda la cultura degli animali.

Intendo dire che se volete adottare un cane perché voi siete delle brave persone, potete rivolgervi a un'Associazione sul Territorio: il cane Cicciopallo in quel box di merda a Lucca sta con ogni probabilità molto meglio di ciascuno dei trecento cani e/o gatti a testa di cui ogni volontario si occupa in una qualsiasi delle province del Sud. Cicciopallo non sta al freddo, non muore di sete, nessuno gli darà una caracca in testa, nessuno gli cucirà per divertimento la bocca con lo scotch.


Alcune regioni hanno DECINE di Associazioni: non ce n'è una in cui ogni volontario non abbia almeno (quando va bene) dieci animali a casa e trenta in pensione (a pagamento: sì, i volontari PAGANO per salvare gli animali, e pagano con i loro soldi, non quelli del comune, ma il LORO stipendio - oltre il danno pure la beffa).

Reggio Calabria non ha bisogno di Cicciopallo: ha già migliaia di Ciccipalli di ogni tipo forma e colore. No, non è giustificabile il vostro "eh ma io mi sono innamorata di quel cane lì", non ci raccontiamo assurdità. Spostare un cane o un gatto dove ce ne sono migliaia implica non solo sperpero di energie e denaro - che potevano essere spesi dai volontari per un'altra emergenza - completamente buttati, ma significa anche che sul piano sistemico voi non state "salvando un cane", voi state creando un danno.


Nei canili del sud ci sono centinaia di cani: cani che aspettano di incrociare il loro sguardo disperato con il vostro, ed è IMPOSSIBILE che non ne troviate uno che vi rubi l'anima. Quando al telefono ci dite: "eh ma ho telefonato a TUTTE LE ASSOCIAZIONI e mi hanno detto che un cane COSI' non ce l'hanno", a noi volontari viene l'orticaria, perché in primis sappiamo benissimo che non è vero (entrate in un canile qualsiasi e ci sono cani di qualunque tipo), al massimo avete fatto mezza telefonata se va bene e poi vi siete messi su facebook a insultare i volontari perché non vi hanno dato il cane.


Molte associazioni del sud rifiutano anche di movimentare animali da una provincia all'altra della stessa regione vi dirotteranno verso un'Associazione della vostra provincia. Non mi sento affatto di dichiarare che siano "esagerati", vista la situazione. Non si può guardare il proprio bisogno momentaneo tappandosi gli occhi davanti alla terrificante apocalisse che c'è intorno: non è etico, è proprio IMMORALE.

Quindi, amico di Messina, amica di Lecce, amico di Cagliari che chiedete un cane ad un volontario di Modena e vi sentite piccati perché vi viene rifiutato: smettetela di vedere razzismo dove invece c'è solo tutela etica del VOSTRO territorio. Noi alla vostra terra ci teniamo, la vorremmo libera dal randagismo e dagli abbandoni.
Sappiamo benissimo che siete delle brave persone, e proprio perché siete delle brave persone comprenderete che noi volontari, per rispetto del lavoro incommensurabile delle "colleghe" meridionali e per progettualità rispetto alla situazione globale, il  Cicciopallo non lo mandiamo a Matera. ma  lo teniamo, augurandoci che (e questo vale sia per le richieste dal sud che da quelle del nord) non siate così paraculi da utilizzare il  rifiuto per giustificare l'acquisto di un cucciolo di volpino della pomerania importato dall'est a 40 giorni in un negozio di canari, con il commento "io volevo adottare, ma le volontarie sono tutte stronze!": a quel punto non posso che pensare che Cicciopallo troverà una casa migliore della vostra.
Contattate le associazioni LOCALI, e abbiate pazienza: a volte la tempistica per far uscire un cane da un canile (soprattutto del sud) è lunga e difficoltosa, perché i gestori fanno problemi, i comuni non aiutano, o perché per individuare il cane adatto a voi magari ci vuole un po'. Un cane o un gatto non sono pacchi postali, se i volontari ci mettono un po' di tempo, DATEGLIELO. Avete aspettato tanto, per avere il vostro Cicciopallo, potete attendere ancora un pochino, se volete DAVVERO essere utili. Non vi demoralizzate: insistendo, alla fine avrete il cane o il gatto per voi.
Date una mano economicamente, se volete adottare: le sterilizzazioni COSTANO, le analisi COSTANO, e le pagano i volontari con i loro stipendi e con le sparute donazioni che ricevono dai privati. No, le associazioni non hanno "sovvenzioni", mettetevelo in testa. A meno che non parliamo della LAV, il conto è quasi sicuramente in rosso. Quindi i cento euro che eravate disposti a pagare per spostare Cicciopallo da Lucca a casa vostra, spendeteli dandoli in mano alla disperata che vi consegna il cane: avrete un altro Cicciopallo che vi vorrà bene lo stesso, e grazie a quei soldi una Cicciopalla in strada smetterà finalmente di fare sessanta Ciccipallini all'anno, che finiranno nei cassonetti o morti di gastroenterite.

Impariamo ad aprire gli occhi e saper guardare un po' più in là del "eh ma io voglio quel cane/gatto lì!": i bambini puntano i piedi strillando, gli adulti si comportano in maniera diversa. Se vostro figlio di 3 anni piange perché vuole che mettiate una piscina da 100 metri nel vostro monolocale, non è che voi cambiate casa, no?
E' vero, non sarà Cicciopallo in sé a fare la differenza in termini di numero, ma se aveste anche la minima idea di quanti Ciccipalli vengano richiesti, adottati, spostati per l'italia, e di quanto denaro (denaro dei volontari, non denaro di una qualche forma di non specificata entità statale) viene impiegato per la causa, capireste immediatamente che l'unica scelta possibile quantomeno per non aggravare la già gravissima situazione è quella di lavorare in questo modo.
Se, come dite, amate tanto i cani, allora amateli davvero, non cominciate a sbattere i pugni come se ce l'avessimo con voi personalmente: noi non sappiamo neanche chi siete, non mettiamo in dubbio il vostro "amore per gli animali", noi siamo volontari e non ci paga nessuno; quindi per favore, in ginocchio sui ceci e sui cocci vi chiediamo di essere razionali e logici, oltre che delle brave persone.

Cercate in rete Associazioni e/o gruppi, le pagine Facebook e/o dei siti dove potrete trovare i contatti delle associazioni sul territorio, (almeno questo, ora che sapete com'è la situazione, potete farlo).

Le associazioni che si occupano di una razza in particolare, vi indirizeranno su cani del vostro territorio.

Scrivete a loro (per ADOTTARE, non per smollare cani, GRAZIE), e date la possibilità a noi di lavorare serenamente, con la consapevolezza di diffondere una cultura dell'aiuto, quello vero, quello collaborativo, quello finalmente utile a tutti.

[foto dal web]

Fonte: Associazione Progetto Quasi

 

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